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Città delle Acque - regata del 3 Marzo LNI. CS.
Sport - Altura - luned́ 04 marzo 2013
Più Primaverile di così...
Gli elementi necessari per fare un grande spot allo sport della vela ci sono stati tutti: Una giornata di sole splendida con l’aria frizzantina che parla già di primavera, un bel ponente sui 12 nodi circa che increspa appena il mare, una cornice incomparabile con il verde del Faito incombente e le cime ancora innevate dei monti in lontananza. In queste condizioni da sogno, una cinquantina di barche provenienti da vari circoli nautici della zona, si sono ritrovate per disputate la prima prova del XIII Campionato Primaverile Vele di Levante, organizzato impeccabilmente dalla sezione LNI di Castellammare di Stabia che ha deciso di intitolare la regata alla sua “Città delle Acque”.
Nell’ambiente velico definiamo, con un pizzico di puzza sotto al naso, queste regate come “regate di circolo” destinate ad armatori improvvisati e per distinguerle da quelle nazionali o internazionali dove governa il freddo professionismo e tutto quello che ne consegue. Vele di Levante, da otto anni ormai, rivendica con orgoglio e senza complessi di inferiorità la sua appartenenza alla prima categoria, convinta di svolgere un’azione promozionale e meritoria nei confronti dello sport della vela, creando in questo modo nuovi tesserati, avvicinando giovani e famiglie a questa disciplina, alimentando in modo sostenibile un’economia di settore sempre più in crisi, sollecitando tranquilli crocieristi al piacere della gara, sollecitando curiosità di tipo culturale legate alla difesa dell’ambiente marino e alla consapevolezza storica delle nostre tradizioni nautiche. Vedendo lo spettacolo andato in scena ieri, mi sono convinto ancora di più che la scelta di fondo è stata giusta e che al netto delle debolezze umane, si può e si deve continuare su questa strada. Accidenti! Mi sono distratto e credo di essere uscito fuori dalla “Layline” della cronaca della regata. Vi dovevo raccontare di ingaggi, virate, ammainate, ma sono cose che voi tutti già conoscete. I regatanti lo sanno subito se sono andati bene oppure no, conoscono gli errori fatti e che ritroveranno puntualmente trasformati in secondi di ritardo nell’analisi della classifica.
E poi in un contesto così bello parlare di vinti e vincitori mi sembrava fuori luogo. I vincitori sono i cinquanta equipaggi presenti, i vinti sono quelli che non c’erano, peccato per loro, noi comunque li aspettiamo per dargli il benvenuto. A me premeva raccontare solo di una bella giornata di sole, di sorrisi visti in banchina, di appassionati di mare che si incontrano e soprattutto di barche e di vele colorate gonfie di vento. Ed.
 

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