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Trofeo Madonna della Neve
Sport - Altura - lunedì 18 ottobre 2010

Domenica 17 Ottobre a Torre Annunziata c’era tutto il necessario per godersi la giornata e fare una bella regata con mare, sole, vento e una cinquantina di barche con le loro vele gonfie di vento fresco pronte a farsi ammirare e quasi toccare con mano dalle tante persone che si intrattenevano lungo il litorale della città o dai balconi dai palazzi con vista sul mare, beati loro! Una seconda prova di questo III Campionato Autunnale che vede tante barche nuove inserirsi in questo nostro circuito, che basa il suo consenso su ingredienti molto semplici, passione, sportività, amicizia, ed una gestione da parte del Comitato Organizzativo fatta di buon senso ed elasticità mentale. Se così non fosse stato, non avremmo registrato la presenza tra gli iscritti di barche come: Dolcerezza, Bolina, Micciariello, Mimmone, Stella Marina, L’altra, First Lady, Vado da Solo, Malizia, Tally Ho, Dragon Fly, Sheila, Miracle, Thule, Ottobre Rosso, tutte al loro debutto nel circuito di VdL. e chiedo scusa per qualche involontaria omissione. A pensarci bene un “turn over” impressionante che sfiora il 30 % dell’intera flotta. Oppure non si spiegherebbe la presenza massiccia degli equipaggi alla premiazione della prima prova “Città di Piano” e “Golfo x Due” tenutasi presso la Nostra Sezione LNI, con un salone gremito ed un’atmosfera giusta nel tributare una emozionante “standing ovation” a Catello Russo pioniere e campione della vela stabiese e nazionale. Non c’erano balli o buffet da consumare se non un bicchiere di italico spumante, ma principalmente la voglia di rivedersi, di stare insieme e parlare con l’amico rivale di un rating sospetto o dell’ incrocio azzardato dell’ultima regata.
Ottima la classifica per le nostre barche ai primi due posti nella classe Orc B con MimmOne che bissa il successo di Piano e Micciariello alla sua prima affermazione con un brillante secondo posto e un equipaggio giovanissimo che potrà solo migliorare. Meglio ancora in classe C dove la Ns. Sezione cala il tris d’assi con Farouche, Eccu, Antares al suo primo risultato significativo. In Minialtura sale sul podio Grandevento al terzo posto come Pequod in classe libera. Da segnalare anche il quarto posto di On Michè con un equipaggio di giovanissimi velisti. L’appuntamento prossimo è per il 31 Ottobre con il trofeo Crispiatico a Torre del Greco.

Riceviamo da Liberato Vanacore e volentieri pubblichiamo.
« Pranzammo a Torre Annunziata con la tavola disposta proprio in riva al mare.
Tutti coloro erano felici d'abitare in quei luoghi,
alcuni affermavano che senza la vista del mare sarebbe impossibile vivere.
A me basta che quell'immagine rimanga nel mio spirito. »
(Wolfgang Goethe, 13 marzo 1787, da "Viaggio in Italia". )
Spesso dimentichiamo il privilegio di cui godiamo, abitare e regatare in luoghi unici al mondo: peccato che l'uomo , a volte le istituzioni stesse, facciano tutto il possibile per vanificare l'opera della natura. La fase preparatoria di una regata, l'attesa stessa, a volte, induce a pensare: questa volta, il panorama del Vesuvio, il golfo più bello del mondo, lo scenario che fa da sfondo alle nostre peripezie e a quello che doveva essere un tempo (questo tratto di mare decantato da Plinio ai viaggiatori europei del cosidetto Grand Tour), il vento il mare e questa volta il sole, complici...
Dopo le calme (quasi) equatoriali della prima prova, gli equipaggi dell'autunnale, si ritrovano nelle acque di Torre Annunziata per il Trofeo Madonna della Neve, a cura del Circolo Nautico Arcobaleno. Le previsioni si rivelano attendibili, regalando ai velisti levantini una giornata praticamente ideale , caratterizzata da venti occidentali di circa 8-10 nodi. Questa volta il comitato organizzatore (con Maurizio Iovino - che complice il dio VHF- è stato notato in combattimento accanito con il fuoribordo del suo gommone posaboe) può dare in tempi ordinari lo start. La competizione è stata bella, avvincente. A volte financo adrenalinica, con incroci quasi al centimetro che denotano la crescente perizia marinaresca degli equipaggi . Al cancello di arrivo ci attende ancora lui, (con l'inseparabile bella e brava Ida), oltre ai giudici di regata sulla barca comitato,(ai quali va sempre il nostro ringraziamento incondizionato) che hanno dovuto fare i conti con un'onda che, da fermi, deve essere stata un parecchio fastidiosa....GRAZIE (in area download le classifiche)
liberato vanacore
La seconda regata del campionato autunnale, ci ha portato a Torre ann.ta, ove
si celebravano i festeggiamenti della Madonna della Neve.
Così non per caso, il suono delle campane ha accompagnato i regatanti, era il
suono vero delle campane, il suono di un tempo lontano, e non il suono
artefatto dei nastri magnetici, suoni senza partecipazione, senza affetto,
suoni arruffati, tristi, senza storia, senza tradizione, che non sanno di
niente.
Il trasferimento da C.mare a Torre è anche una passeggiata, che transita
davanti alla foce del fiume Sarno e, anche se è il fiume più inquinato,forse di
tutto l'universo, è tuttavia il centro di riunione di tutti i gabbiani del
golfo, forse lì riuniti per eleggere il loro re.
Vederli volare e planare, ci hanno costretti ad alzare lo sguardo verso il
cielo, distogliendoci dal colore grigio topo delle acque marine, per ridarci la
luminosità dell'azzurro del cielo.
Si transita anche davanti allo scoglio di Rovigliano, da dove lo sguardo
abbraccia Ischia e Capri che si confondono con l'orizzonte, ed è una visione
incredibilmente bella.
Di barche come al solito ce n'erano tante, ed elogio e merito va agli
organizzatori del "Vele di Levante", che hanno spostato il baricentro delle
regate veliche del golfo, verso levante.
Si regata per vivere al meglio una domenica, per provare emozioni, per
sfuggire agli spettacoli indecorosi cui siamo costretti ad assistere da troppo
tempo con un misto di apatia ed assuefazione.
Prima ancora che di barca e di vele, una regata è fatta di persone ed
equipaggio, di strategie, di tattiche, di conduzione per rendere più veloce
degli altri il proprio mezzo,ed in questo gli equipaggi di "Mary Poppins"e
"Mimmone" hanno espresso il meglio sul campo di regata, ad essi va il dovuto
riconoscimento e plauso.
E gli altri? Sono stati più fortunati, restando più tempo in mare, hanno avuto
la chance di godersi la bella giornata per un lasso di tempo maggiore, ed
abbondanarsi ad essa con animo lieve, in ogni caso, si rifaranno la prossima volta.
On Mikè


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